Settimana corta in Italia, arriva la proposta da Fim CISL

Settimana corta anche in Italia, arriva la proposta da Fim CISL per le aziende. Ecco tutti i dettagli.

Settimana corta proposta
Lavoro (Foto da Canva – larciere.it)

Molti paesi in Italia e in Europa hanno adottato da un punto di vista lavorativo quella che viene definita settimana corta: si intende una settimana lavorativa che dura solamente quattro giorni a differenza dei cinque. Ciò intende anche meno ore settimanali di lavoro con una parità di retribuzione. Un aspetto che andrebbe ancora definito.

Soprattutto perché volgere meno ore di lavoro settimanali potrebbe prevedere anche una piccola riduzione della paga, visto e considerato che il carico di lavoro durante l’arco dei giorni sarebbe leggermente più basso rispetto ai cinque giorni canonici. Le opinioni a tal proposito sono disparati: vediamo adesso nel dettaglio.

Settimana corta, Fim CISL chiede di potersi confrontare con le aziende

Settimana corta proposta
Fim Cisl (Foto da Facebook – larciere.it)

Come si accennava in precedenza, ci sarebbe in Italia la volontà di proporre quella che viene definita settimana corta: si tratta di una durata del lavoro di quattro giorni anziché di cinque canonici con una regolamentazione delle ore e molto probabilmente anche della paga. 

Si diceva inoltre che ci sono punti di vista differenti e molti responsabili sostengono possa essere un aspetto sicuramente migliore e adatto ai bisogni delle persone e rendere il luogo di lavoro più attrattivo e conciliante con i tempi di vita di tutti i giorni. 

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Anche in Italia si sta pensando di poter avallare una richiesta del genere, tanto è vero che è giunta una proposta da parte della Fim Cisl che vuole chiedere un confronto con le aziende. Secondo la Federazione Italiana Metalmeccanici questo aspetto potrebbe giovare ai lavoratori. 

Non si parla infatti solo del benessere dei dipendenti ma anche della produttività delle aziende. Secondo la Fim Cisl infatti è di fondamentale importanza confrontarsi con le aziende e sperimentare la settimana corta anche in Italia e in alcuni settori professionali. 

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Dal loro punto di vista infatti si tratterebbe di un sistema che non va in contrasto con la competitività aziendale, ma si tratta di un nuovo modello che potrebbe essere in grado di garantire un equilibrio è un risultato migliore. Ecco la loro proposta:

  • negoziare, soprattutto a livello aziendale, una forma di lavoro fatta di 4 parti di attività piena e 1/5 di riduzione d’orario;
  • la riduzione di 1/5 dell’orario può essere dedicata anche alla formazione o ai carichi di cura.