Bonus 200 euro, al via il riesame INPS

Il bonus 200 euro che era stato rigettato per mancata iscrizione alla Gestione Separata INPS ora è oggetto di riesame da parte dell’ente

bonus 200 euro per assegnisti dottorandi e co.co.co
200 euro (Foto Pixabay – larciere.it)

Il bonus 200 euro, ed eventualmente l’integrazione di 150 euro aggiuntivi, sono stati destinati anche ai collaboratori continuativi e coordinati, agli assegnisti di borse di studio ed ai dottorandi. Il problema è che molti di essi non avevano l’iscrizione alla Gestione separata INPS. Dunque le domande non sono state accolte. A questo punto è necessario fare un passo indietro. Il bonus 200 euro è stato messo a punto come misura antinflazione dal precedente governo. Esso era una misura una tantum che è servita più come simbolo che come reale aiuto, anche se la spesa per lo stato non è stata da poco.

Purtroppo 200 euro in più non sono male, ma non sono di certo risolutivi per sanare situazioni di disagio economico. Di concseguenza è stato replicato il sistema antinflazione, ed è arrivato il bonus 150 euro. Solo con una platea più limitata. Il bonus 200 euro era per lavoratori, dissoccupati, pensionati, autonomi con o senza partita iva, con reddito fino a 35mila euro l’anno,. Tetto che per i successivi 150 euro è stato abbassato a 20mila euro.

Bonus 200 euro, per chi il riesame INPS

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Bonus (Foto Pixabay – larciere.it)

I primi fortunati, dunque i pensionati ed i lavoratori del pubblico impiego, hanno ricevuto il bonus 200 euro a luglio, ed i 150 euro successivi a novembre. Ovviamente solo la fascia che ne aveva diritto. Mentre sugli altri si è tergiversto, fino ad arrivare agli assegnisti, ai dottorandi, agli autonomi senza gestione separata INPS. Per loro c’è stata maggior confusione, al punto che molte domande sono state rifiutate. E per chi ha richiesto il riesame da parte dell’INPS per i 350 euro totali entro i tempi stabiliti, c’è qualche speranza.

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L’INPS ha introdotto dei correttivi. Meglio tardi che mai. Dunque anche queste categorie, collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti di ricerca e dottorandi, anche se non inscritti alla Gestione Separata INPS potrebbero avere diritto ai 350 euro totali. Ovviamente rispettando i canoni di reddito messi nero su bianco dal Decreto aiuti – ter. Non sono ancora chiari i tempi di erogazione dei bonus.