Novità per gli autonomi senza p.iva, ecco il bonus 200 euro

Sono in arrivo notizie positive per i lavoratori autonomi senza partita iva, anche per loro il bonus 200 euro

Bonus 200 euro nuova erogazione
Bonus 200 euro (Foto Pixabay – larciere.it)

Alcune categorie di lavoratori, pur rientrando nei limiti reddituali indicati dal decreto aiuti, non erano state incluse nel beneficio una tantum da 200 euro. In particolare i lavoratori e professionisti senza partita iva. Questa categoria otterrà anche il successivo beneficio precedentemente erogato, quello da 150 euro, dal quale erano stati di nuovo esclusi.

La misura, pensata per sostenere lavoratori e famiglie nel contesto di grande difficoltà economica, deve ancora essere erogata ad alcune categorie di lavoratori e non mancano i motivi di lamentele di molti cittadini per i ritardi nei versamenti e per i mancati accoglimenti delle istanze pur inpresenza dei requisiti. La novità comunque dovrebbe sanare una situazione che coinvolge decine di migliaia di lavoratori.

Bonus 200 euro per autonomi senza p.iva, i requisiti

Bonus 200 euro nuova erogazione
Bonus 200 euro (Foto Pixabay – larciere.it)

L’estensione alle categorie escluse è stata comunicata dal Ministero del Lavoro ed è stata inserito dal governo nel Decreto interministeriale 7 dicembre 2022 in via di pubblicazione nei prossimi giorni. I requisiti per ottenere i bonus saranno:

  • per il solo bonus da 200 euro un reddito non superiore ai 35mila euro per l’anno 2021 e non aver percepito la misura in qualità di altra categoria di aventi diritto;
  • per entrambe le misure (220 + 150 euro) aver un reddito per il 2021 non superiore ai 20mila euro.

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Le istruzioni dettagliate per la presentazione della domanda devono ancora essere rese note. Probabilmente lo saranno con la pubblicazione del Decreto interministeriale, con tutte le altre informazioni necessarie. Il canale al quale presentare l’istanza potrebbe non essere l’Inps, come invece per gli altri interventi una tantum erogati. I tempi di attesa per i versamenti dei benefici non dovrebbero essere lunghi, dal termine della presentazione delle domande non si dobrebbe aspettare oltre un mese. Ma anche in questo caso è necessario attendere le istruzioni dettagliate da parte del Ministero del Lavoro.

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Infine si deve ricordare che tra le miglia di lavoratori e professionisti che rienteranno nella nuova misura, ci sono di certo almeno 30mila specializzandi in medicina e chirurgia che in precedenza erano stati esclusi dal provvedimento. Quindi non resta che aspettare la pubblicazione del Decreto per avere tutte le informazioni dopo questa anticipazione.