Bonus e aumenti in busta paga per alcuni lavoratori, quali sono

In arrivo delle notizie confortanti per alcuni lavoratori, con la prossima busta paga degli aumenti e dei bonus

Aumenti busta paga
Bonus (Foto Adobe – larciere.it)

Nel corso nel mese di gennaio sono attese delle novità importanti per alcune categorie professionali. Infatti dopo attese lunghe diverso tempo, alcuni settori stanno per ottenere gli aumenti sperati. Si tratta per alcuni dei bonus che anticipano i rinnovi dei contratti collettivi nazionali e per altri dei ritocchi ai minimi tabellari previsti dalla norma.

Per quasi tutti gli altri dipendenti sotto delle derminate soglie di reddito sono comunque confermate le somme spettanti con i tagli la cosiddetto cuneo fiscale decisi dal governo Draghi e confermati da quello Meloni nelle scorse settimane. Probabili vantaggi anche per diversi settori del lavoro autonomo con l’estensione della flat tax e l’introduzione di quella incrementale.

Con gennaio bonus e diversi aumenti in busta paga

Aumenti busta paga
Bonus (Foto Adobe – larciere.it)

Con ordine vediamo le diverse novità riguardanti il momdo del lavoro dipendente e autonomo. Per cominciare il taglio del cuneo fiscale è stato confermato nella misura del 2% per le buste paga d’importo lordo non superiore a 2.692 euro al mese, con aumenti ci circa 53,84 euro lordi. Mentre per le buste paga con somme inferiori a 1.923 euro la riduzione sarà del 3%, con 57,69 euro lordi in più al mese.

Gli stipendi dei dipendenti pubblici inoltre avranno un incremento pari all’1,5%  delle cifre tabellari, in attesa dei rinnovi contrattuali previsti per il triennio 2022-2024. Questa specie di anticipo sui rinnovi spetterà anche ai dipendenti del settore Commercio, Terziario, Turismo con un’indennità una tantum massima di circa 350 euro (suddivisa tra gennaio e febbraio) , a seconda dell’inquadramento contrattuale, e un incremento lordo di 30 euro al mese da aprile.

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Una crescita degli stipendi dovrebbe interessare anche colf, badanti e lavororatori domestici con uno scatto automatico del 9% nella paga minima, come rivalutazione dell’inflazione, programmato nel contratto collettivo nazionale del lavoro domestico. Buone notizia anche gli autonomi alle prese con la partita iva. Infatti è prevista l’allargamento della flat tax al 15% per la fascia di fatturazione tra 65mila e 85mila euro all’anno.

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Prevista infine la flat tax incrementale per tutti i lavoratori autonomi e per i dipendenti con reddito inferiore ai 15mila euro annui il trattamento integrativo di 100 euro al mese. NOn resta che attendere la conferma con le buste paga di gennaio.