Mondo scuola, stipendi in arretrato per docenti e Ata. I motivi

Mondo scuola, stipendi in arretrato per docenti e Ata. Si parla di importi sempre più inferiori rispetto alle aspettative. Capiamo quali potrebbero essere stati i motivi.

Stipendio docenti ritardi
Stipendio (Foto da Canva)

Con la pandemia il settore scolastico è stato fortemente penalizzato. Insegnanti e studenti si sono ritrovati a fare lezione dietro lo schermo di un computer. Unico modo disponibile per portare avanti il programma e per consentire ai ragazzi di poter prendere la maturità.

Il COVID-19 è stato un vero e proprio spartiacque e hai evidenziato quelle che sono state le difficoltà del mondo della scuola. Tanti i problemi e tanta la precarietà in cui è costretta a stare la classe insegnante. Oggi nascono delle anomalie riguardo gli stipendi – in modo particolare sugli arretrati.

Malcontento nei docenti: stipendi sempre più bassi. Ecco le possibili motivazioni

Stipendio docenti ritardi
Docenti (Foto da Canva)

Come stavamo accennando poco fa, sono nate alcune difficoltà circa l’emissione degli stipendi arretrati che spettano al corpo insegnante e al personale scolastico. Il malcontento generale è stato espresso anche sui social network, dove le aspettative sono state decisamente non rispettate. Si considera infatti una cifra inferiore del 20%.

NoiPa ha pubblicato delle tabelle con le cifre al netto che contenevano già l’indennità di vacanza contrattuale che era stata precedentemente corrisposta al personale scolastico. Successivamente sono stati applicati gli arretrati seguendo queste modalità: incrementando gli importi in base all’anno 2019/ 2020 e 2021.

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Per poter controllare se l’emissione è stata effettuata andrà consultata l’area pagamenti nella specifica sezione emissione speciale arretrati. Ovviamente non mancano dei casi particolari in cui la cifra ritrovata non corrisponde a quanto preventivato. Di seguito spiegheremo quelle che sono le possibili motivazioni.

In primis ricordiamo le supplenze di tempo breve o quelle dovute al COVID-19: sebbene abbiano diritto non verranno liquidate nell’immediato. Verranno retribuiti solo i contratti a tempo determinato con supplenze brevi o supplenze COVID. Al momento non vengono considerati i congedi biennali.

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Infine, tra le possibili motivazioni ci sono i periodi di sospensione che sono dovuti a coloro i quali non hanno portato a termine il ciclo di vaccinazione; ancora i periodi di aspettativa e i periodi di lavoro con contratti inferiori alle ore settimanali di servizio.