Il ministro per la pubblica amministrazione ha fatto dichiarazioni in merito al turnover della PA ed alle nuove procedure per i concorsi pubblici
Il miraggio del posto fisso continua ad essere sempre più appetibile. Al punto che ci sono concorsandi che si iscrivono a qualunque bando di concorso, a prescindere dall’attinenza con il proprio profilo professionale. I concorsi pubblici durante la pandemia sono stati svolti in modalità semplificata. Il 2020 è arrivato proprio quando la pubblica amministrazione aveva pubblicato un gran numero di bandi di concorso per iniziare ad introdurre nuove risorse, anche in vista del turnover, in parte garantito anche dalla Quota 100 ed a seguire.
Dunque tutti concorsi per ovvie ragioni rimandati, che si sono accavallati in un arco di tempo piuttosto breve, ed in modalità semplificata. Ciò significa che molte prove sono state ridotte a prova unica scritta, senza orale, e valutazione dei titoli per stendere la graduatoria finale.
Concorsi pubblici 2023, assunaioni entro 180 giorni
Quello che ha comunicato il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, è stato chiaro. Nel 2023 ci sarà un ulteriore turnover nella PA, a cui farà seguito la pubblicazione di numerosi concorsi pubblici. Lo ha garantito il Ministro, specificando anche che le prove, sebbene la reintroduzione della selezione orale, saranno svolte in modalità snella. Il che significa che verranno centrate sulla digitalizzazione di tutti i passaggi. Gia ora i concorsi pubblici sono in versione smart. Ciò significa che le prove d’esame sono effettuate su un tablet, che a fine prova sarebbe già in grado di dare l’esito dell’esame.
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Dato che verranno reintrodotte le prove orali, quello che si punta a fare è accorciare, se non eliminare, i tempi lunghi che contraddistinguono i passaggi tra una prova ed un’altra. In questo modo i concorsi pubblici potrebbero diventare più snelli. Quello che assicura Zangrillo e che a seguito della pubblicazione delle graduatorie le assunzioni avverranno entro 180 giorni, ovvero 6 msi.
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Tempi record per l’amministrazione italiana. Ed i concorsi pubblici del 2023, se andranno come programmato, dovrebbero imbarcare migliaia di altre risorse nella nave della pubblica amministrazione, che su carta si fa sempre più snella e trasparente.