Stipendi più alti a gennaio per docenti e ATA

I docenti ed il personale ATA, a gennaio finalmente potranno beneficiare di pagamenti più alti. Andiamo a vedere meglio nei dettagli

Stipendi in aumento per docenti e personale ATA
Stipendio di gennaio-(Foto Adobe-larciere.it)

Una buona notizia per i docenti ed il personale ATA in generale del mondo scolastico. Il mese di gennaio 2023, garantirà loro, versamenti di denaro più alti del solito nelle loro buste paga. Tutto è possibile da controllare sul sito ufficiale NoiPA.  Questi aumenti sono legati ai contratti firmati ed ai rinnovi automatici.

Gli stipendi, non vedranno però addizionali comunali né regionali. C’è una precisazione di NoiPA a riguardo: sono stati adeguati “gli importi tabellari di stipendio con decorrenza 1° gennaio 2019, 1° gennaio 2020 e 1° gennaio 2021, come da Tabelle allegate al CCNL, con riassorbimento dell’indennità di vacanza contrattuale (codice assegno 118) erogata a partire dall’1° aprile 2019″.

Gli aumenti di gennaio 2023

Stipendi in aumento per docenti e personale ATA
Personale ATA-(Foto Facebook-larciere.it)

Dal 1° febbraio, questi stipendi avranno un ulteriore, come segnalato precisamente dalle tabelle da Tabelle C allegate al CCNL, per effetto del conglobamento dell’elemento perequativo (codice assegno 122), che, a decorrere dal 1° febbraio 2023, cessa di essere corrisposto come specifica voce retributiva (cfr. art. 3, comma 3, art. 9, comma 3 e art. 12, comma 3).

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Si vuole inoltre sottolineare che il personale con relativo codice  520/004, potrebbero risultare stipendi che potrebbero aver determinato un arretrato a debito con recupero a partire dalla mensilità di gennaio 2023.  Questi stipendi possono subire delle variazioni di alcuni giorni a discrezione del MEF.

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Come anticipato in precedenza, questi stipendi che verranno versati a docenti e personale ATA, non vedranno però gli addizionali regionali – comunali, che ripartiranno a marzo fino a novembre. Infatti come sostenuto in NoiPA “Nel mese di dicembre l’importo leggermente più alto dello stipendio tabellare non è stato percepito in modo così netto per effetto della tredicesima. Dal mese di marzo fino a novembre invece lo stipendio è invece gravato dalle “addizionali regionali e comunali”.

Sempre il sito di NoiPA, evidenzia che le addizionali regionali e comunali all’IRPEF sono calcolate sul reddito dell’anno precedente e applicate in nove rate da marzo a novembre.
Si aggiungono alle somme IRPEF dovute da ciascun amministrato, e sono versate direttamente alla regione e al comune di residenza.

Ma cos’è NoiPA? È la piattaforma realizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi (DAG) del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per la gestione del personale della Pubblica Amministrazione.