Docente colpita in classe da pallini: “Non riesco più ad insegnare”

Era il 25 Ottobre quando una docente che insegnava in una scuola di Rovigo era stata presa di mira dagli alunni che gli sparavano addosso dei pallini di carta. Ad oggi ha lasciato un intervista molto cruda in cui spiega tutti i suoi disagi nel ritorno all’insegnamento.

docente pallini
Aula scolastica (foto da Canva – larciere.it)

Riavvolgiamo il nastro: era il 25 Ottobre del 2022 quando è iniziato a circolare un video online nel quale una docente di un istituto superiore di Rovigo, il “Viola Marchesini“, veniva presa di mira dagli studenti. Essi tramite una pistola ad aria compressa sparavano dei pallini di carta sul corpo e sul volto della professoressa. 

Uno dei ragazzi ha pensato bene di filmare la vicenda e di inoltrarla online. Solamente uno degli alunni si era scusato con la docente per il comportamento dei compagni. Subito dopo l’accaduto, la dirigente scolastica ha avvertito le forze dell’Ordine e richiamato l’attenzione di tutti i genitori della classe. Sono state poi prese sanzioni verso i colpevoli dell’atto. Ad oggi, la professoressa attraverso un’intervista ha spiegato tutte le sue difficoltà nel tornare ad insegnare. 

Docente colpita in classe da pallini spiega durante un’intervista: “Non riesco più ad insegnare”

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Lo stato d’animo della docente (foto da Canva – larciere.it)

Poiché è stato oltrepassato un confine invalicabile, la professoressa ha fatto sapere di aver denunciato tutta la classe in quanto parte lesa ed in quanto dice di aver perso la dignità dopo quel momento. Annuncia inoltre di aver preso tale decisione per “rompere l’omertà” presente in quella classe.

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Sto cercando di risollevarmi, ma è faticoso, è come se si fosse rotto qualcosa, insegno da oltre vent’anni, ora non mi sento più la stessa”. Qualche studente inoltre le avrebbe rinfacciato “di non essere una buona insegnante perché non sa tenere tranquilla una classe”. 

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Nessuno della classe le è stato vicino, neppure i genitori che si sono quasi schierati con i ragazzi. Conclude poi infine la docente ““Da quel giorno e io non riesco più a tornare quella che ero. Sono cambiata, mi sono chiusa, non riesco a insegnare come prima”.