Il bonus 150 euro può ancora essere richiesto da coloro che ne hanno diritto. Ma solo per alcune categorie. Le scadenze e come farne richiesta
La coda, per ora, dei benefici per far fronte al caro vita ed all’aumento del tasso di inflazione ora è il bonus 150 euro, erogato una tatum. Il che significa che non è un accredito mensile, ma una quota che gli aventi diritto possoo richiedere una volta sola. Così come è stato per il precedente bonus 200 euro. Con la differenza che il tetto di reddito è sceso da 35mila euro – previsti per i 200 euro una tantum – a 20mila euro per i 150 euro aggiuntivi. I pensionati ed i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, lo hanno ricevuto a novembre.
Mentre altri lavoratori ed aventi diritto ne devono fare esplicita domanda ed hanno tempo fino al 31 gennaio 2023 per effettuare la richiesta sul sito INPS. Sono inclusi nel beneficio anche i collaboratori coordinati e continuativi, gli assegnisti di ricerca, i dottorandi con borsa di studio, i lavoratori stagionali, gli intermittenti e i dipendenti dello spettacolo. Sono esclusi invece coloro che hanno esclusivamente una pensione estera.
Bonus 150 euro, come fare domanda
Il tetto dei 20mila euro di reddito richiesto come requisito per ottenere i 150 euro si riferisce all’anno 2021. Coloro che sono obbligati a farne domanda, con scadenza il 31 gennaio, sono i cittadini italiani che non hanno già percepito il bonus a novembre, ad esempio legato alla pensione, la cui erogazione è stata automatica. Il modo più semplice per inoltrare la domanda è tramite il portale INPS, accedendo alla propria pagina personale con le cedenziali Spid, CIE o CNS. Chi ha lo Spid deve eccedere con il livello di sicurezza 2, per cui è richiesta una conferma tramite app o SMS. Il numero di accessi Spid con SMS è limitato per tutti tranne che per gli over 75, che possono illimitatamente usufruire del servizio SMS.
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Tramite il portale INPS, dopo aver effettuato la domanda, si può controllare lo stato di lavorazione del bonus 150 euro. In alternativa ci si può rivolgere ad un Caf, un patronato o fare richiesta tramite il numero verde 803164 da rete fissa (gratuitamente), oppure al numero 06164164 da telefono cellulare (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).