La crisi economica porta i bonus a fioccare a destra ed a manca. Nel 2023 ci saranno nuovi bonus, per un totale di 350 euro. Quando arriverano?
Crisi economica, crisi energetica, caro bollette. Tutte locuzioni presenti nella maggior parte dei titoli giornalistici, che in sostanza vogliono dire che le tasche degli italiani si stanno svuotando progressivamente. Il Natale ‘di magra’ rispetto agli scorsi anni lo testimonia. Per far riprendere i consumi c’è bigogno di due elementi fondamentali: più denaro e maggior fiducia nel futuro. In assenza di uno o dell’altro la situazione non cambia radicalmente. E lo Stato cerca di consolare i cittadini a suon di bonus. O a volte chiamado bonus anche i rimborsi che spettano di diritto. Come quelli degli arretrati sui contratti collettivi che dal 2019 attendono un conguaglio.
Che pare arriverà nel 2023. Come torneranno anche i bonus antinflazione, che l’INPS ha dispensato negli scorsi mesi, anche se non tutti gli aventi diritto ne hanno potuto usufruire. E le novità partiranno già dai primi mesi del nuovo anno.
Bonus 2023, tornano i 350 euro
La cifra di 350 euro può sembrare nuova. Tuttavia se si fa un rapido calcolo, i due bonus antinflazione determinati dal decreto Aiuti Ter e quater, sono stati di 200 e 150 euro, che sommati danno 350 euro. Ed anche questa volta la cifra sarà tale, divisa appunto in due tranche da 200 e 150 euro una tantum, erogate in mesi differenti. Questa misura toccherà una platea di 3 milioni di persone. Solo che sarà destinata solo ad una speciale categoria di lavoratori, i lavoratori dipendenti del macro settore terziario e coloro che operano nella distribuzione moderna organizzata e nella distribuzione cooperativa.
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Gli aventi diritto del bonus 350 euro lo riceveranno direttamente in busta paga. Bonus a cui si aggiunge un aumento di 30 euro in busta paga, definito come acconto su futuri aumenti per i settori in ballo.
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Un comunicato diffuso da Federdistribuzione ha affermato che “La firma del protocollo riafferma la volontà di trovare soluzioni tangibili a beneficio dei lavoratori, in un contesto complesso e articolato, caratterizzato da un alto livello d’inflazione, dai rincari energetici e dall’incertezza internazionale”.