Bonus famiglia

Bonus occhiali, in cosa consiste questa agevolazione

Ecco una grande novità per chi ha problemi di vista, dal prossimo anno sarà possibile richiedere il bonus occhiali

Bonus occhiali (Foto Adobe)

Sono uscite da poco le istruzioni per ottenere il bonus occhiali da vista e lenti a contatto. Si tratta di un voucher per gli acquisti fatti al 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Se l’acquisto è stato già effettuato si parla di rimborso, in caso di cmpera futura, il bonus altro non è che un voucher.

Il beneficio è stato introdotto con la legge di bilancio del 2021, ma l’attuazione arriva solo ora. Le risorse messe a disposizioni ammontano a 5 milioni di euro e sranno fruibili per gli acquisti fatti negli anni 2021, 2022, e 2023. La richiesta potrà essere effettuata tramite una piattaforma web disponibile sul sito del Ministero della salute a partire dal13 febbraio del prossimo anno.

Il beneficio per la vista, ecco il nuovo bonus occhiali e lenti a contatto

Bonus occhiali (Foto Adobe)

Il bonus è erogabile una volta sola per ogni componente del nucleo familiare del richiedente ed è rivolto a famiglie con Isee non superiore ai 10 mila euro. Il beneficio è pari a 50 euro per l’acquisto o il rimborso. I negozi e specialisti accreditati e aderenti all’iniziativa saranno presenti un’appostita lista presente sul sito del Ministero.

Per il rimborso o il voucher si dovrà preventivamente registrarsi sul sito del Ministero, attraverso cerdenziali Spid, Cie e Cns e poi seguire la procedura di inoltro istanza. Per il voucher si dovra:

  • entrare nell’area riservata, con autenticazione;
  • dare i dati personali attraverso dichiarazione sostitutiva;
  • all’esito positivo dei controlli sui requisiti dichiarati, il voucher è reso disponibile nella stessa area riservata dell’applicazione web.

Leggi anche: Assegno unico e universale per il 2023, alcune novità

Queste invece le procedure per il rimborso:

  • entrare nell’area riservata, con autenticazione;
  • dare le informazioni necessari attraverso dichiarazione sostitutiva;
  • segnalare le coordinate IBAN del conto corrente su cui effettuare il rimborso;
  • produrre copia della fattura o della documentazione commerciale attestante l’acquisto.

Leggi anche: Smart working, scatta la proroga anche per il 2023. Chi ne potrà usufruire

È in più preventivata la comunicazione, da parte del Ministero della Salute, all’Agenzia delle entrate dei dati relativi ai rimborsi erogati, ai fini della calcolo della dichiarazione dei redditi precompilata, inoltre agli scopi delle verifiche. I modi e i contenuti della comunicazione dei rimborsi saranno decisi d’accordo tra l’Agenzia delle Entrate e il Ministero della Salute.

L Maggio

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