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Disney Plus, abbonamento scontato con delle novità

Sono previsti abbonamenti a 7,99 dollari mensili per Disney Plus, una delle più importanti piattaforme streaming. a riduzione prevede condizioni

Disney (Foto Pixabay)

Disney Plus nel 2022 ha subito perdite di abbonamenti e fatturato. Nonostante i 12,1 milioni di abbonati, numeri che l’azienda ha pubblicato il primo ottobre scorso, i cali degli ultimi tre mesi sono raddoppiati rispetto all’anno precedente. Come anche per Netflix, le piattaforme streaming più importanti, stanno vivendo un periodo di recessione, dopo il boom del 2020. Probabilmente le crisi economiche diffuse al livello mondiale hanno portato una riduzione dei consumi non necessari, quali sono gli abbonamenti streaming. E per alzare il fatturato Disney Plus ha aumentato il costo dell’abbonamento a 10,99 dollari al mese.

La crisi per l’azienda è tale che l’amministratore delegato Bob Chapek, come riportato dall’Ansa, ha dichiarato che “Assumeremo decisioni difficili e scomode”, tra cui la probabile riduzione del personale. “Guarderemo a tutte le strade percorribili per individuare risparmi. Anticipiamo che potrebbero essersi delle riduzioni dello staff”.

Disney Plus, abbonamento ridotto con pubblicità inclusa

Tv (Foto Pixabay)

E per invogliare i consumatori ad acquistare l’abbonamento, Disney Plus sta emulando una formula Netflix. Costo ridotto da 10,99 dollari a 7,99 dollari per i clienti che accettano di visionare la pubblicità fra i contenuti. In questo modo maggiori utenti avranno la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento, ma tradendo una delle caratteristiche che rendono appetibili la visione on demand. I contenuti privi di pubblicità, come se si fosse al cinema. In questo modo si emula il tipo di fruizione tipico della televisione tradizionale, con interruzioni degli inserzionisti.

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Senza dubbio Disney Plus così facendo può raddoppiare i guadagni. Da una parte raccogliere maggiori fette di clientela, e dall’altra vendere gli spazi pubblicitari ad un prezzo più competitivo. Si sa che le pubblicità all’interno dei contenuti, anziché alla fine o in testa, sono più appetibili come sponsorizzazioni, perché il pubblico è “costretto” a visionarle e non può saltare gli annunci.

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Certo, in questo modo la visione viene penalizzata, ma un numero maggiore di persone potrà accedere alla piattaforma streaming? Cosa privilegiare? Il prezzo basso, scontato a 7,99 dollari anziché 10,99 dollari o la qualità della visione, senza pubblicità che ne interrompono i contenuti?

Giuliana N

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